Io lo avevo capito. Prima che iniziasse la battaglia, quel giorno a Serenity Valley. Lo avevo capito da tempo, che era finita. Avevo capito che sarebbe stato un massacro senza via di scampo. Non avevo altra scelta che provare a fare la mia parte. Guardavo Isaiah, con i capelli scuri e gli occhi terrorizzati prepararsi insieme agli altri. Isaiah stava per morire per una guerra che non capiva, invece che essere a correre nei campi. Io alla sua età costruivo rifugi sugli alberi da frutta, lui sta cercando di rimontare un fucile troppo grosso per lui.
Quand'è che siamo arrivati a questo? Ricordo il momento in cui gli uomini hanno iniziato ad essere troppo pochi. Allora abbiamo preso i ragazzini, e i vecchi. Ho cercato di proteggerlo il più a lungo possibile, e ora lo guardo e penso che morirà con me. Qui. Oggi. Non è giusto.
"Ehy, campione..."
"...Ciao."
"Come stai?"
"Sto bene. Non ho paura. Guarda, ho quasi finito."
"Lo vedo. Sei diventato più veloce, sai?"
"Lo so. Sono quasi più veloce di Syles."
"..Il caricatore è al contrario, non lo inserirai mai così.."
"Oh. Scusa, capo."
"Isaiah. Metti giù questo fucile, devo parlarti. Vieni qui."
"E' l'ufficiale che mi deve parlare? O.."
"No, non è l'ufficiale. Voglio che mi ascolti bene, adesso."
"..Ti ascolto."
"Vattene. Vattene via. Ti coprirò io. Ci sono dei malati, partiranno stasera, li rimandano a Polaris.
Voglio che fai come ti dico, ti manderemo con loro."
"...Di cosa stai-"
"Isaiah."
"Ma questa è diserzione."
"Lo so."
"No. Io voglio combattere come fanno tutti. Come fanno tutti gli altri. Sono capace. Ho fatto bene le ricognizioni, in tutti questi mesi, e.."
"Questa non è una ricognizione. Non è neanche un'imboscata."
"Ma io non voglio lasciarti da solo. Se ti succede qualcosa e io non ci sono..?"
"Non mi succederà nulla. Andrà tutto bene. Ma tu devi tornare a casa."
"Io lo so cosa pensi. Pensi che moriremo tutti. Stai cercando di salvarmi e prenderti tu le responsabilità. Lo fai sempre."
"Sono un tuo superiore, posso ordinartelo."
"Non puoi ordinarmi di violare le regole."
"..Ti prego."
Mi disse di sì. Poi fece il contrario. Quando mi resi conto che non era scappato eravamo già sul campo di battaglia.
Ricordo i colpi di Mauler fischiarmi nelle orecchie, come stormi di cornacchie. Gli uccelli strappare carne dai corpi. Chiunque non sia stato a Serenity Valley non sa cosa sia l'inferno. Dopo, spesso mi sono chiesto quali cose orrende dovevano accadere sulla Terra Che Fu, per tramandarci il concetto stesso, dell'inferno, senza aver visto Serenity Valley.
Correvo. Il sudore mi accecava. Ho sentito il terreno tremare, qualcosa sbalzarmi in avanti. Quando ho riaperto gli occhi non sentivo nulla, non vedevo niente se non polvere e fumo. Dalla polvere, ho visto emergere la sagoma di un soldato. Ne è uscito come se fosse fatto di polvere anche lui. Era un soldato nemico. Gli ho visto puntare il fucile verso di me. Sapevo che sarei morto, lo guardavo negli occhi. Il soldato ha sparato. Non sono morto. Qualcosa di leggero e caldo mi è caduto tra le braccia, invece. Come le colombe, quando vengono colpite dai cacciatori.
Ho abbassato gli occhi sul corpo di Isaiah.
Si è messo davanti. E' morto lì, senza dire nulla. Non si dice nulla, prima di morire, nella realtà.
Si muore e basta.
In quell'istante, è morta l'Indipendenza. Era morta prima, ma per me abbiamo perso in quell'istante. Mentre stavo seduto in mezzo al campo di battaglia con il suo corpo tra le mani, e pensavo che lo avevamo ammazzato tutti noi.
Cristobal non è mio figlio, questo lo so. Ma ogni volta che lo guardo, non riesco a non vedere la solitudine, l'abbandono, l'assenza di principi a cui abbiamo costretto i ragazzi come lui. Sono i figli della guerra. Cresciuti orfani, abbandonati nella miseria. Qualsiasi cosa farà Cristobal, sarà giustificato. La responsabilità è nostra. E' dell'Alleanza. E' nostra, che non abbiamo saputo opporre un'alternativa che non fosse resistere ciecamente.
Cristobal non è mio figlio, ma qualcuno gli deve un padre.
Fumo ancora le Cheltenham nere. Ma abbiamo bisogno di qualcosa di più grande.
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